sabato 25 ottobre 2014

ShareNostalgiaWare

Sup?
Tralasciando l'orripilante titolo che vi ho gentilmente donato, eccomi di nuovo qua, pronto a buttar giù due righe mosso da una gran nostalgia scaturita dal ritrovamento (durante delle difficoltose pulizie di fine estate) di vecchi e polverosi cd e floppy, contenenti vagonate di stupendi titoli Shareware per PC.
Questo termine sicuramente susciterà grande nostalgia in molti di voi (me compreso), ma per tutti coloro che da bravi ignorantelli non sapessero a quale fenomeno videoludico mi stia riferendo, lo Zione è qui per voi, pronto a regalarvi un breve e malinconico riassunto di quel particolare periodo del gaming.
Nel finire degli anni 80 / inizio 90 (ah, magggici 90's) ci fu infatti un vero e proprio boom di questi titoli, che infiammavano i sistemi DOS e le tastiere di noi giovani ribelli...
Giochi completi (o a volte, ad episodi) rilasciati gratuitamente con dei disclaimer che pregavano l'acquisto del gioco (tramite sistemi che al giorno d'oggi posson parere ridicoli, come l'invio di soldi tramite posta) rilasciati spesso in "collection" dalle varie riviste del settore. E non stiamo parlando di titoletti da due soldi (oddio, c'erano anche quelli eh, ma sorvoliamo), stiamo parlando di veri e propri capi saldi dell'industria come Wolfenstein 3D, Commander Keen e Jazz Jackrabbit solo per citarne alcuni. Gratis, per tutti.
Vien da se quindi, che questi giochi entrarono a far parte della vita quotidiana di una generazione, chiunque avesse un PC, conosceva quei titoli e quelle calde bgm che solo le vecchie schede audio potevano tirare fuori, ne parlava con gli amici, condivideva esperienze, cercava insieme soluzioni a scuola, e poi si fiondava a casa tentando di vedere se tali bizzarrie avrebbero funzionato, ci si telefonava per aggiornarsi.
Diciamo che, a livello sociale, fu un fenomeno leggermente diverso da quello del gaming su console. In quegli anni infatti, la libreria videoludica-consolara media di ogni ragazzo era infatti di 4 - 5 titoli, di solito si evitava di comprare lo stesso gioco degli amici, e spesso non si conosceva un gioco se non per la copertina. Per pc invece era tutta un altra storia, rimanendo nella legalità si poteva giocare a tutti i giochi del momento, contemporaneamente agli amici. Quelle grafiche uniche, quei suoni così particolari, erano di tutti.
Forse è la nostalgia che parla, ma a mo suo era magico, differente...

Pic of the post


E così termina questo post, scritto un po di fretta (vi chiedo scusa per questo) e col sapore di storia raccontata da un vecchio rincretinito. In futuro gradirei molto recensire i giochi "top" di quel periodo così affascinante per il gaming, so, stay tuned.

See Ya!

Pazto