venerdì 1 luglio 2016

Bidu! Est!! Foh!!!

Sup?
Dopo un E3 decisamente non esaltante sul quale evito di spendere parole, eccomi di nuovo qua, un po di fretta, pronto a narrarvi di una vecchia gloria ahimè non troppo conosciuta o eccelsa, che però sa riportarci indietro nel tempo con un vigore tutto suo... Sto parlando di:

Nostalgia - Destrega



Ah Destrega, caro Destrega!
Titolo che sa identificare come pochi quel periodo videoludico di fine anni 90 in cui il (IL!!!) Playstation dominava ormai in pianta stabile il mercato.
Nel 1998 (ed in occidente nell'anno successivo) infatti, la buona Koei, decise di deliziarci con un bizzarro picchiaduro ad ambientazione Fantasy-Medioevale che come detto poco sopra ben sa rappresentare quel filone di titoli un po dozzinali ma con del buono dentro, programmati in fretta e furia, che letteralmente inondarono gli scaffali dei negozi al fine ultimo di cavalcare il clamoroso successo ottenuto della scatoletta grigia di Sony. Vibra della gloria di quel periodo, iniziando dalla colonna sonora poco ispirata per poi proseguire con un cast stereotipato che più stereotipato non si può, finendo con uno storytelling, un doppiaggio ed una grafica che rasentano la sufficienza, tutto ciò confezionato però, state attenti, con un gameplay niente male!
Il gameplay difatti, assieme a qualche altro accorgimento, è ciò che salva questo gioco dall'oblio della mediocrità assoluta riuscendo a distaccarsi dai clichè del genere e ad avere una propria identità. Per prima cosa, non saremo legati a combattere su un asse bidimensionale: il nostro personaggio infatti potrà muoversi liberamente per gli stage multilivello presenti nel gioco, in un modo molto simile a ciò che Sega con il suo sublime Power Stone proporrà poco tempo dopo. Il sistema di attacchi poi, è piuttosto intrigante: se il nemico si troverà vicino a noi sferreremo, utilizzando i 3 tasti dedicati all'attacco, dei comuni calci e pugni ma appena si creeranno delle distanze tra i due contendenti, gli stessi tasti ci permetteranno di scagliare 3 tipi di magie, combinabili tra loro al fine di ottenere risultati diversi. Ed è su queste basi che si fonda il gameplay fluido e divertente del gioco, riuscendo a creare un giusto mix di frenesia action e strategia fuori dagli schemi che ben si applica al genere dei picchiaduro, formula adottata peraltro con leggere differenze anche dal recente Pokken Tournament di Nintendo.
La seconda qualità che il gioco offre, a mio modo di vedere, è la modalità storia: distaccandosi dai classici Story Mode presenti nei tradizionali "rullacartoni" dove si sceglie un unico personaggio e lo si porta avanti affrontando scontri a random al fine di raggiungere la cutscene finale, in questo gioco è presente un unica storia che durante il suo svolgimento (narrato tramite molti filmati) ci porterà ad utilizzare un po tutto il cast del gioco. Idea secondo il mio punto di vista intelligente che ultimamente viene sempre più utilizzata (come ad esempio nei nuovi Mortal Kombat o in Dead Or Alive 5) ma che al tempo fu una piacevole novità.
La storia  in se comunque, come detto poco sopra, non è di certo stellare mostrandosi fin da subito poco ispirata e decisamente non avvincente, recitata poi tramite un doppiaggio che di certo non migliora la situazione mantenendosi su livelli bassi sia nella sua incarnazione inglese che in quella italica, dove però tra le varie voci, attenti a voi, spunta un possente Alessandro Ricci voce di Solid Snake... "Dannazione!!!". Giubileo. Standing Ovation.
Destrega in conclusione è una bella Nostalgia Bomb, fotografia di una generazione videoludica, non di certo un capolavoro, ma un discreto titolo "divertente che sa divertire" e questo amici miei rimane un pregio notevole in ogni videogioco che si rispetti. Se vi avanza del tempo giocatevelo, non ve ne pentirete.

Babe of the Post

Per rimanere in tema: Milena, la "Zozzona" di Destrega!



See Ya!

Pazto