martedì 28 marzo 2017

Le perdute origini del gaming su mobile

Sup?
Sfogliando una vecchia rivista videoludica dei primi anni 2000, tra sorrisi e nostalgia, mi sono imbattuto in un interessante articolo focalizzato sull'avvento degli al tempo rivoluzionari giochi mobile. Ebbene si, lontani anni luce dai super tecnologici smartphone odierni, un tempo i cellulari servivano unicamente per telefonare e mandare sms, dunque trovare in tali rudimentali gingilli dei videogame poteva sembrare cosa sorprendete. Ben prima dell'avvento del Java, delle telecamere integrate e dei colori alcuni intraprendenti modelli (specialmente di Nokia) sfoggiarono con orgoglio i propri giochi built in, diventati in breve tempo degli autentici cult: Snake 2 si impose subito come una vera e propria killer application (non sto scherzando), Space Impact e Tetris seppero allietare ben più di una pausa merenda od un noioso viaggio in bus. Ed in questo nuovo e promettente mercato, con l'avvento delle prime reti WAP e l'impossibilità di diffondere giochi in formato fisico, iniziarono a comparire in maniera veramente rivoluzionaria i primi giochi in digital delivery, fenomeno di nicchia per carità, ma veramente sorprendete se pensate che stiamo parlando dei primissimi anni del nuovo millennio.
La Jamdat (acquisita successivamente da EA) e sopratutto la Gameloft (software house francese affiliata con Ubisoft) furono delle vere e proprie pioniere del settore, realizzando con passione i primi titoli mobile third party e dando a questo nuovo e promettente mondo una discreta notorietà. E così, tra porting di lusso e videogame originali, vennero gettate le basi di quello che da li in poi diventerà, anno dopo anno, un mercato gigantesco, evolutosi sia come qualità che come importanza, prima con il Java e successivamente con Android ed IOS. Le rudimentali origini di questa incarnazione del gaming però, hanno ahimè reso tremendamente difficile la preservazione di questi affascinanti titoli e tristemente di questa particolare pagina di storia videoludica rimane veramente ben poco: qualche articolo su delle vecchie riviste, qualche screenshot online, qualche ricordo sbiadito. Al momento infatti non esistono ne emulatori, ne tanto meno rom di titoli come ad esempio Rainbow Six Broken Wing, Block Breaker o Summer Volley, piccole opere di un'industria avanguardistica destinate a sparire per sempre, e questo da amante sfegatato della preservazione videoludica, un po' mi ferisce. Non perderemo grandi capolavori per carità, ma io una partitina al primissimo Siberian Strike, non in versione Java, me la farei più che volentieri.
Se volete approfondire l'argomento (ed il che vi renderebbe tremendamente affascinanti), potete trovare una bella raccolta della rivista francese Mobile Magazine QUI dove sfogliando tra le pagine, sopratutto nei primi numeri, troverete screenshot ed anteprime di svariati titoli. Potete anche leggere un ottimo articolo curato da Chris Wright  QUI consigliatissimo a tutti coloro che ne vogliono sapere di più sui molti retroscena di questo affascinante mondo dimenticato.
Incrociando le dita che quei titoli non siano scomparsi perennemente dalla faccia della terra, e sperando in un futuro emulatore con tanto di romset completo vi saluto, preservate gente, preservate!

Pic Of The Post

Summer Volley, ti voglio.


See Ya!

Pazto