mercoledì 17 maggio 2017

Ama-Recore-d

Sup?
Post senza fronzoli questo, attendendo un E3 ormai imminente, con una recensione appena sfornata e pronta per essere letta.

Currently Playing

ReCore


Titolo decisamente particolare questo ReCore, recente e non troppo conosciuta esclusiva Microsoft, diretta da nientepopodimeno che Keiji Inafune e realizzata tramite uno sforzo comune di 3 piccoli studio.
Lo strano Platform 3D Action-Adventure è per certi versi uno Zelda "Xboxiano" ad ambientazione sci-fi, un'avventura che trova in se, oltre all'esplorazione ed i dungeon cari a Link, anche forti elementi presi a piene mani dalla saga di Megaman (con Inafune al timone c'era da aspettarselo) e dal genere dei Metroidvania.
Il titolo ci vede immersi nei futuristici panni di Joule Adams, scaltra ragazza colonialista spaziale, risvegliata all'improvviso dal suo sonno criogenico su un pianeta distante in pieno processo di terraformazione. L'avventura durante il suo svolgimento ci porterà dunque ad indagare sul perché del nostro prematuro risveglio ed a cercare al tempo stesso altri coloni su questo impervio e desolato pianeta, scontrandoci nel processo con il classico cliché delle macchine impazzite, in rivolta contro l'umanità.
I robot sono infatti il nucleo, in tutti i sensi del gioco: gli unici nemici che affronteremo saranno macchine spietate, caratterizzate da un curato design (sopratutto i boss, alcuni di essi davvero bellissimi), decisamente accattivanti e ben congeniate. Ma anche i nostri compagni di avventura saranno degli automi, reperiti nel corso della storia, ognuno di essi dotato di abilità uniche che ci permetteranno di raggiungere luoghi dapprima inarrivabili, armati in più di un potenziale bellico non da poco, decisamente indispensabili negli svariati combattimenti che il gioco ci metterà davanti. Sconfiggendo i nemici in aggiunta, otterremo nuclei, esperienza e parti meccaniche, utilizzate per migliorare e rendere ancora più potenti i nostri alleati, creando così una classica meccanica di ricerca e crafting.
Dal canto nostro, potremmo contare su un fucile ad energia, caricabile à la Mega Buster, ed un rampino (utilizzabile solo per scopi offensivi), affiancati da un'appagante sistema di "dash", probabilmente punto forte del gameplay, utilissimo sia nel non proprio strabiliante sistema di combattimento, che nelle apprezzabili sequenze platform: si salta infatti da una piattaforma all'altra cercando di utilizzare il famigerato scatto, dal sapore squisitamente nipponico, fino all'ultimo istante, al fine di raggiungere piattaforme apparentemente fuori portata, e lo si fa con una fluidità ed un senso di appagamento davvero notevole.
La telecamera però non esegue sempre al meglio il proprio lavoro, penalizzando quindi in parte la buona giocabilità del titolo, pecca in ogni caso non troppo incisiva che ahimè sparisce, assieme al mediocre sistema di combattimento, davanti ai veri lati negativi del gioco.
Andando dritti al punto, ReCore è tecnicamente, con mio enorme dispiacere, un mezzo disastro: alcune sezioni del gioco sono visibilmente incomplete, addirittura con pavimenti e superfici "intangibili" che ci faranno cadere senza preavviso fuori dalla mappa, altre sono invece totalmente inaccessibili, e benché siano state annunciate come DLC, è piuttosto palese che fossero inizialmente programmate per comparire nel gioco finale. C'è dunque un forte senso di incompiutezza che pervade tutta l'opera, una pesante aria che coinvolge in pieno il mondo, le sue meccaniche ed anche la storia, che a volte risulta decisamente frettolosa e trasandata nel suo svolgimento.
Le patch, va detto, hanno risolto man mano grandissima parte dei problemi, ma l'errore di fondo ahimè resta, e ciò mi dispiace terribilmente. ReCore è un gioco con un grande charme, con delle grandissime potenzialità, che se fosse stato rifinito e meglio confezionato, sarebbe stata un'ottima esclusiva, un gioco di qualità. Così ci troviamo davanti ad un opera divertente ma incompiuta, che un giorno, tra DLC e Patch, sarà forse ultimata. Un Early Access spacciato come gioco completo, vittima forse del mercato videoludico moderno.
Peccato, peccato davvero.

See Ya


Pazto